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La Stazione Spaziale Internazionale (in inglese: International Space Station, in sigla ISS, in russo: Междунаро́дная косми́ческая ста́нция, МКС) è una stazione spaziale in orbita terrestre bassa, dedicata alla ricerca scientifica e gestita come progetto congiunto da cinque diverse agenzie spaziali: la statunitense NASA, la russa RKA, l'europea ESA (con tutte le agenzie spaziali correlate), la giapponese JAXA e la canadese CSA-ASC.
La struttura della stazione, con i suoi oltre cento metri di intelaiatura, copre un'area maggiore di qualsiasi altra stazione spaziale precedente, tanto da renderla visibile dalla Terra a occhio nudo. Le sezioni di cui è composta sono gestite da centri di controllo missione a terra, resi operativi dalle agenzie spaziali che partecipano al progetto.
Viaggia a una velocità media di 27 600 km/h, completando 15,5 orbite al giorno e viene mantenuta in orbita a un'altitudine compresa tra 330 e 410 km dal livello del mare. Fin dal 2 novembre 2000 è abitata continuativamente da un equipaggio variabile tra 2 e 6 astronauti. Nel tempo l'equipaggio è stato sostituito varie volte ed alcuni astronauti sono tornati più volte sulla ISS.
La costruzione della ISS è iniziata a partire dal 1998, ed era stato previsto il completamento entro il 2017; dovrebbe restare in funzione fino al 2024, data prevista per il raggiungimento degli obiettivi scientifici, per poi essere smantellata, distrutta o riutilizzata parzialmente entro il 2028.
Il costo totale è stato stimato dall'ESA in 100 miliardi di euro in 30 anni. Il suo obiettivo, come è stato definito dalla NASA, è quello di sviluppare e testare tecnologie per l'esplorazione spaziale, sviluppare tecnologie in grado di mantenere in vita un equipaggio in missioni oltre l'orbita terrestre e acquisire esperienze operative per voli spaziali di lunga durata, nonché servire come un laboratorio di ricerca in un ambiente di microgravità, in cui gli equipaggi conducono esperimenti di biologia, chimica, medicina, fisiologia e fisica e compiono osservazioni astronomiche e meteorologiche.
La proprietà e l'utilizzo della stazione spaziale sono stabiliti in accordi intergovernativi che consentono alla Federazione russa di mantenere la piena proprietà dei suoi moduli. La stazione viene servita da navicelle Sojuz, navette Progress, Dragon, Cygnus e dal H-II Transfer Vehicle, ed è stata visitata da 239 astronauti e cosmonauti provenienti da 19 paesi diversi.
Comunicazioni
Le comunicazioni radio permettono il trasferimento dei dati telemetrici e di quelli degli esperimenti scientifici tra la stazione e il centro di controllo a terra. Si ricorre a comunicazioni radio anche durante le procedure di rendezvous e aggancio, e per la trasmissione di audio e video tra l'equipaggio e i controllori di volo e tra gli astronauti e le proprie famiglie. Questa molteplicità di usi ha comportato che la stazione sia dotata di diversi sistemi di comunicazione utilizzati per scopi diversi.
Il segmento russo comunica direttamente con la Terra attraverso l'antenna Lira montata sul modulo Zvezda. L'antenna Lira ha anche la capacità di utilizzare come ripetitore il satellite Luch.
Questo sistema era utilizzato inizialmente per le comunicazioni con Mir fino al 1990.[20][10][89] Nonostante ciò, l'11 dicembre 2011 è stato lanciato il satellite Luch-5A e sono previsti i lanci di Luch-5B (per il 2012) e Luch-4 (per il 2013) al fine di ripristinare il sistema. Un altro sistema russo di comunicazione è il Voskhod-M che permette le comunicazioni telefoniche interne tra Zvezda, Zarja, Pirs e Poisk, fornendo anche un collegamento radio VHF con il centro di controllo a terra.
Il segmento statunitense della stazione si avvale di due ponti radio separati: la banda S (usato per l'audio) e la banda Ku (utilizzata per audio, video e dati). Queste trasmissioni vengono instradate tramite il sistema satellitare Tracking and Data Relay Satellite (TDRSS) posto in orbita geostazionaria che consente una comunicazione continua in real-time con il centro di controllo missione (Mission Control Center, MCC-H) di Houston.[20][87][93] I canali dati per il Canadarm2, per il laboratorio europeo Columbus e il giapponese Kibo vengono indirizzati attraverso la banda S e i sistemi in banda Ku, anche se il sistema europeo European Data Relay Satellite e uno simile giapponese andranno ad integrare il TDRSS in questo compito. Le comunicazioni tra i moduli sono realizzate tramite una rete digitale wireless.
La radio UHF è utilizzata dagli astronauti e cosmonauti per la conduzione delle EVA e dagli altri veicoli spaziali per l'aggancio e lo sgancio dalla stazione, come la Sojuz, la Progress, l'HTV, l'ATV e lo Space Shuttle (lo Shuttle si avvale anche della banda S e dei sistemi banda Ku via TDRSS).
A bordo della stazione è presente anche una radio per comunicazioni su varie frequenze ad uso amatoriale, utilizzata dagli astronauti per comunicazioni con scuole ed università, a scopo didattico-divulgativo. Per comunicazioni in fonia viene utilizzata la frequenza VHF 145,8 MHz in FM. La stazione usa diversi nominativi internazionali per radioamatori: NA1SS, RS0ISS, DP0ISS, OR4ISS, IR0ISS.

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